È facile digitalizzare la propria attività?

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È facile diventare digitali?

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Il punto non è se è facile oppure no. Il punto è: perché non sei ancora online?

Qualche anno fa essere online era vivamente consigliabile, ma non vitale. Con la pandemia di SARS Covid-19 le cose sono un po’ cambiate: durante i periodi lockdown non essere online e non fare servizio di consegna significava molto probabilmente chiudere i battenti.

Adesso che la situazione ha trovato un nuovo equilibrio, farsi trovare nel mondo del web è un imperativo categorico.

La pandemia, infatti, ha cambiato le abitudini di acquisto dei consumatori e avere una seconda anima digitale è ormai dato per scontato. Tuttavia, non basta schioccare le dita per digitalizzarsi. Niente panico, però, non è poi così complicato, come dimostra la gran quantità di aziende che ha già intrapreso il cammino verso la digitalizzazione.

Le 3 domande da porsi prima di cominciare

Un tempo essere presenti online era soprattutto un’occasione per aumentare la propria visibilità: il web era una cassa di risonanza, una vetrina aggiuntiva per raggiungere e farsi conoscere dai propri clienti. Adesso, però, il vaso di Pandora delle potenzialità di Internet è stato aperto una volta per tutte: perché avere un sito vetrina, quando puoi offrire uno strumento per ordinare, prenotare e tenere sempre aperto?

Ogni attività, però, deve valutare bene qual è lo strumento digitale che più si addice alle sue esigenze. In particolare, le domande da farsi sono:

  1. qual è l’obiettivo principale? Spesso si parte da un’idea generica di cosa si vuole, cadendo nel tranello di immaginare un prodotto più complesso del dovuto, senza una user experience ottimale. Conviene partire da un singolo obiettivo e man mano, nel tempo (e dopo aver analizzato la performance del tool), aggiungere altre funzioni.
  2. qual è il budget da investire? Questa probabilmente è la prima domanda che viene in mente, il primo “scoglio”. In realtà, il prezzo dei prodotti digitali varia di molto a seconda del tipo di strumento e del grado di complessità. Quindi, non c’è una risposta precisa, se non quella di contattare l’agenzia fornitrice e chiedere un preventivo.
  3. in quanto tempo deve essere pronto il sito o l’app? Se c’è bisogno di una soluzione in tempi brevi, allora è meglio acquistare un prodotto già esistente, al posto di commissionarne uno completamente nuovo. Il consiglio è quello di calcolare sempre un mese di setup: nel caso di un prodotto white-label o che permette personalizzazioni, ci vuole sempre qualche settimana per settare tutto in base alle esigenze della tua attività e testare prima del lancio definitivo.

Sulla base delle risposte date a queste tre domande preliminari, si può già cominciare a individuare lo strumento migliore da adottare. Un sito vetrina o una piattaforma di e-commerce? Un gestionale per organizzare il lavoro in cucina o in laboratorio oppure uno spazio personale dedicato ai clienti? A ogni business il suo prodotto digitale.

Riserve sulla digitalizzazione?

Il tempo di realizzazione dello strumento più adeguato per il proprio business, varia molto a seconda dell’equipaggiamento informatico presente. Sicuramente è necessario disporre di una connessione Internet e, probabilmente, di un computer. In ogni caso, il consiglio è quello di valutare con il fornitore del servizio digitale qual è l’infrastruttura migliore da adottare.

Al di là degli aspetti tecnici ed economici, ci sono altri due fattori che sono spesso fonte di insicurezza quando si comincia a pensare di intraprendere un progetto di digitalizzazione:

  • il fattore umano: la dematerializzazione ha lo scopo di facilitare il lavoro e di aumentare il profitto, senza intaccare l’ossatura umana dell’azienda. Può velocizzare il processo di acquisto dei clienti, ottimizzare il lavoro di preparazione e la gestione del magazzino, tuttavia non può sostituire il rapporto umano che si instaura con i clienti o il buon senso di un dipendente.
  • il fattore capacità: ciò che è nuovo spaventa sempre, soprattutto se riguarda una tecnologia con cui non si ha dimestichezza. Come per ogni cosa, la soluzione è fare pratica con lo strumento.

I vantaggi di essere anche un po’ digitali

In questo articolo abbiamo visto che cominciare un percorso di digitalizzazione non è poi così complicato: si tratta di definire bene il prodotto che si vuole e interagire con l’agenzia di competenza per realizzare lo strumento desiderato.

I vantaggi che ne derivano sono diversi, specialmente all’interno di una strategia di business integrata. Il profitto e la forza competitiva aumentano, la visibilità migliora… soprattutto, offri ai tuoi clienti un ulteriore touchpoint per far conoscere la tua attività e contattarti.

Cosa aspetti? È il tuo momento di diventare digitale!